In generale, la funzione dell’intendimento è di ricollocare gli elementi in un contesto globale dove prendano senso. La nostra vita stessa deve essere reinterpretata da questo punto di vista, come un momento o una tappa di un percorso più vasto e più complesso. Ostad descrive così un ciclo di vite successive attraverso il quale passa ogni anima e i cui effetti sono inscritti in maniera indelebile nel suo inconscio spirituale. Dalla sua prima nascita sino al termine del ciclo, l’anima dispone pertanto di un tempo determinato, nel corso del quale può attingere tutti gli ingredienti necessari al suo perfezionamento, a condizione di farne buon uso. Lo stato dell’anima, al termine di ciascuna vita, determinerà le circostanze della vita seguente in cui si troverà collocata.
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