
In questa selezione delle Massime (1665) La Rochefoucauld, moralista del XVII secolo, ci parla dell’Amor proprio e delle sue astuzie. Non possiamo fare a meno di ravvisare in questa descrizione un fedele ritratto di quella disfunzione del sé che, meno familiarmente, Ostad Elahi chiama Io Imperioso.
Lo scritto che segue, in ogni caso, non ci dà che un assaggio del labirinto in cui è facile smarrirsi quando ci si priva della luce divina; una pallida idea del lavoro immenso che ci aspetta se vogliamo smascherare – o perfino controllare – l’Io Imperioso e, quindi, farci strada, passo dopo passo, verso la vera umanità.
Due suggerimenti al fine di trarre il massimo vantaggio dalla lettura: innanzitutto prendiamoci il tempo necessario per leggere le Massime lentamente ma in blocco.
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